Ho conosciuto Carlo Calenda nel febbraio del 2019, al Congresso di Volt Italia a Firenze.
Lo stimavo già da tempo per la sua attività come Ministro dello Sviluppo Economico, ma averlo sentito parlare in quella occasione, col suo fare pragmatico, sia sul palco che dietro le quinte, mi ha confermato la sua levatura come uomo e come politico.
L'ho coinvolto in seguito nell'approfondire la teoria della Liquidità Distribuita, l'unica politica monetaria in grado di stabilizzare sistemi economici complessi senza sperequazioni e con un meccanismo anticiclico a prova di inflazione.
Carlo è una persona capace. È uno che non si vota per appartenenza, ma per competenza. Questo è sia il suo grande limite (nei confronti del candidato del PD, come di M5S e Centro Destra), sia il suo punto di forza. Dobbiamo solo sperare che i cittadini di Roma siano sufficientemente competenti da riconoscere la competenza.
Da mesi porto avanti la mia campagna personale di endorsement a Carlo Calenda, per le elezioni comunali a Roma che si terranno ad inizio ottobre 2021. Mediamente 2 persone su 3 fra i miei amici e parenti residenti a Roma sono già orientanti per il voto a Calenda. Ma questo è solo un segno che ho buone amicizie e una splendida famiglia.
Come andranno le elezioni dipende da una cosa sola: i cittadini romani voteranno "sul serio" o per "partito preso"?
C'è un solo voto serio a mio avviso per le comunali 2021 di Roma, ed è quello a Carlo Calenda: dimostrerà l'ennesimo fallimento dei partiti tradizionali, ma traccerà una nuova strada per la Politica fatta di competenza e partecipazione.