Titolo del libro
"Io c'ero - Lettere di un padre alla figlia"
Quarta di copertina
«Quando ti ho scattato questa foto io ero in bilico su un pontile traballante della riva sud-ovest del lago di Como. Tu volevi che nella foto venissero anche le papere e quella era l'unica posizione possibile che accontentasse anche tua madre, che voleva venissero nello sfondo le ville sui verdi pendii attorno al lago. Dopo lo scatto caddi nell'acqua e l'unico pensiero fu quello di salvare la macchina fotografica. La qual cosa, fortunatamente, mi riuscì. Tu avevi tre anni, ridevi di gusto nel vedermi tutto bagnato, ed io ero colmo di gioia per averti fatto ridere. E per aver tenuto il rullino lontano dall'acqua.»Ogni lettera una foto, ogni foto una situazione, un luogo, un'atmosfera, un ritratto di famiglia in cui manca sempre il padre. Dal primo giorno di vita fino ai 18 anni, Marco Latuni ha scattato migliaia di foto alla figlia, senza mai essere incluso nelle stesse. Per questo decide di tenere una sorta di diario segreto in cui "si include" nello scatto, raccontando alla figlia, per ogni foto, tutto ciò che c'era "aldiqua" della macchina fotografica: lui, con i suoi pensieri, le sue emozioni, il suo ruolo nella gita di famiglia o nella festa di quartiere.
Scrive in un capitolo: «Forse sono l'unico padre al mondo cui mai nessuno ha proposto "Dai che questa la scatto io". E forse sono la persona che più di ogni altra l'avrebbe desiderato.»
Washington Post: «Un album di famiglia che è, in realtà, un'opera letteraria.»
El País: «Commovente, a tratti struggente. La vera storia di un padre, che racconta alla figlia ogni scatto in cui l'ha ritratta e nel quale, ovviamente, non è presente.»
Il Libraio: «Il caso letterario dell'anno, da un autore sconosciuto al grande pubblico. Più di 100.000 copie vendute in un solo mese.»
The Sun: «Nelle intenzioni di Marco Latuni le tante lettere associate alle tante foto avrebbero testimoniato alla figlia che, in ogni momento importate della sua vita, lui c'era. Voleva rilegarle e regalargliele al compimento dei 18 anni. Ma la figlia scappa di casa la notte del suo diciottesimo compleanno. E Latuni, per raggiungerla, non ha altra scelta che pubblicare le lettere. Umberto Eco ha scritto recentemente: "È un bene per la letteratura mondiale che quella ragazza sia scappata di casa".»
Autore
Marco Latuni è al suo primo libro alla tenera età di 46 anni. Giardiniere di professione da vent'anni e fotografo della domenica da una vita, non ha mai scritto molto più che qualche fattura. Eppure "Io c'ero" è diventato un bestseller a pochi mesi dalla pubblicazione.Il suo stile è semplice, lineare e insieme profondo e toccante. Parla al cuore di chi lo legge, e ai migliaia di padri che si immedesimano nelle emozioni che descrive.