Ieri ero così arrabbiato per la posizione del Partito Democratico in merito all'elezione del Presidente della Repubblica Italiana, che ho riversato sul Web tutto il mio disappunto.
Per chiedere una marcia indietro a Bersani ho creato una pagina Facebook (Bersani, falla finita con i giochetti da democristiano e vota Rodotà) e una petizione online (Chiediamo al PD di votare Stefano Rodotà come Presidente della Repubblica Italiana).
Scarso è stato il conforto nel vedere sui Social Network migliaia di interventi dello stesso tipo, per lo più proprio da parte dei delusi del PD, elettori ed ex-elettori che non capiscono come si possa preferire Franco Marini a Stefano Rodotà.
Il constatare di essere oggettivamente una "maggioranza", ha fatto ancora di più accrescere in me lo sdegno per la gestione miope, egoista e personalistica che Bersani sta facendo del Partito nel quale ho militato per anni.
Ma poi oggi lo sdegno si è trasformato in sgomento.
Abbiamo assistito ad una vergognosa esibizione, da parte di alcuni parlamentari, di spregio delle istituzioni e mancanza di rispetto verso tutto il popolo italiano.
Mentre l'economia è in ginocchio e il Paese, senza governo da mesi, versa in mille difficoltà, ci sono stati dei pagliacci che si sono permessi di votare nomi assurdi per la Presidenza della Repubblica come Varia Marini, Veronica Lario e Raffaello Mascetti (personaggio del film "Amici miei").
A questo punto le cose sono due: fare gli struzzi o fare la Rivoluzione.
E non è fuori luogo ricordare quello che diceva, a ragione, Karl Marx: la Rivoluzione è un processo violento.