I ricordi dei giorni trascorsi rincorrono i pensieri di quelli futuri e con essi si confondono, significando che, in fondo, conta solo il viaggio.
Non la meta, né le tappe intermedie, ma il viaggio.
E i compagni di viaggio. A Trento ne ho incontrati di speciali, che rimarranno sempre con me, quali che siano le destinazioni future.
Mi sovvengono i versi che scrissi quando lasciai Pisa, profondamente sentiti, allora come ora:
Si lascia quasi sempre quello che si ama.
Perché si scopre di odiarlo, man mano che passa il tempo.
Ma, al momento del distacco, un dubbio si affaccia;
il sapore di ciò che è stato ci assale.
E noi,
storditi,
esitiamo sull'uscio.