Ho chiamato questo archivio "Liber Librorum", che i più accorti latinisti potranno tradurre non solo come Il libro dei libri ma anche Il figlio dei libri.
Nomen omen, quindi.
Fino a 4 anni fa avevo la media di un libro a settimana, ma poi, vuoi per il lavoro, vuoi per la famiglia, i tempi di lettura si sono dilatati, e adesso rischio di arrivare ad un libro ogni due settimane. Tuttavia la voglia di imbattermi in nuove storie, in nuove visioni del mondo, permane.
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Francesco spesso se ne usciva con delle frasi sintetiche, che "fotografavano" il posto dove stavamo passando e lo eternavano con il titolo di un libro mai esistito: "Ultima alba a Vilnius" o "Il Kebabbaro di Ostrava".
Il progetto editoriale che subito caldeggiai era quello di scrivere un libro di possibili, ipotetici, magari anche assurdi libri, rigorosamente inventati. Per ogni libro avremmo scritto solo il titolo, la quarta di copertina e magari qualche nota biografica dell'autore.
Ma, come tutte le belle idee, dopo 9 mesi non si è ancora concretizzata.
Siccome la voglia di leggere nuovi libri è tanta, e visto che ho un titolo perfetto (perso dal mio archivio di libri letti), ho deciso di aprire una nuova categoria di post: Liber Librorum.
Ogni post, un libro. Mai letto, perché mai scritto.