Un video nato come "omaggio" al Bondone, la montagna che per i nativi di Trento rappresenta da sempre una meta sciistica preferenziale, perché a pochi minuti dalla città. Spesso il Monte Bondone è stato snobbato rispetto alle altre prestigiose località sciistiche del Trentino, ma da sempre è nel cuore di chi lo conosce e frequenta. Sarà per questo legame fra la località e i trentini, o per l'originalità dei testi (in rigoroso dialetto locale), che la versione originale del video pubblicato su YouTube, in meno di un mese, ha totalizzato più di 31.000 visualizzazioni.
L'APT di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi ha anche inviato l'autore ad un evento pubblico sul Bondone per suonare "live" il tormentone del momento.
Visto il successo della canzone (basata inizialmente sulla musica di Home di Michael Bublè), si è subito realizzata una versione con musiche originali, per poterla diffondere liberamente su tutti i media, senza problemi di copyright. Anche in questo caso il contenuto ha velocemente iniziato a circolare sui Social Network, diventando un cult nel panorama trentino degli user-generated content.
La domanda che mi pongo è: cosa rende un video così "virale", tanto da essere condiviso da migliaia di utenti in pochissimi giorni?
La risposta non è facile. Se si guarda la tipologia di contenuti (testuali o multimediali) che gli utenti tendono a condividere online, non si riescono ad identificare "tipologie" di contenuti che più di altri vengono condivisi. Si condivide, infatti, quello che si ritiene interessante, divertente, bellissimo, bruttissimo, spaventoso, irrealistico, fatto benissimo, fatto malissimo, emozionante,... in pratica tutto quello che si ritiene "meritevole di attenzione" da parte della propria cerchia di amici. Quello che quindi riesce a far diventare virale la diffusione, sono le sovrapposizioni di interessi fra cerchie, cosicché un contenuto inviato ai miei amici ha la possibilità di diventare interessante anche per gli amici dei miei amici.
Nel caso di Mi Resto En Bondon, forse, oltre alla simpatia dei testi di Giacomo Gardumi, il motore alla condivisione è stato l'amore per la montagna di Trento (o il campanilismo diffuso).