Volevo perciò condividere un video di Greenpeace che secondo me ben sintetizza un concetto: i nostri "comportamenti economici" sono alla base dello sviluppo non sostenibile che stiamo perseguendo. Per dare una mano alla Terra, forse dobbiamo ripensare la nostra idea di sviluppo.
Blog "di viaggio" di Luca Martino, dove Filosofia, Politica, Economia, Marketing, Web e SEO sono di strada.
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25 aprile 2010
Earth Day - Dai una mano alla Terra
Alcuni giorni fa è stata La giornata per la Terra. Sono quarant'anni che si celebra questa giornata, ma ancora oggi troppo poco si fa di concreto per preservare il nostro Pianeta. E, come sempre, la responsabilità è di tutti e di ciascuno.
Volevo perciò condividere un video di Greenpeace che secondo me ben sintetizza un concetto: i nostri "comportamenti economici" sono alla base dello sviluppo non sostenibile che stiamo perseguendo. Per dare una mano alla Terra, forse dobbiamo ripensare la nostra idea di sviluppo.
Volevo perciò condividere un video di Greenpeace che secondo me ben sintetizza un concetto: i nostri "comportamenti economici" sono alla base dello sviluppo non sostenibile che stiamo perseguendo. Per dare una mano alla Terra, forse dobbiamo ripensare la nostra idea di sviluppo.
20 aprile 2010
Il Principio di Archimede applicato al S.E.O.
Man mano che studio gli algoritmi per la selezione dei siti web portate avanti dai principali motori di ricerca, mi rendo conto che c'è una costante che continua ad avere enorme importanza: i contenuti.
Questa, a chi non si occupa di posizionamento di siti internet, può apparire una banalità. Tuttavia oggigiorno è costume, fra gli addetti ai lavori, credere che basti un'ottimizzazione del codice di programmazione di un sito web per garantirne l'uscita nella SERP di Google.
Ma così non è. È vero semmai il contrario: un sito con una grande quantità di contenuti di qualità, può "vincere" la lotta al primo posto rispetto ad un sito ultra-ottimizzato.
Sulla base di queste considerazioni ho formulato un "principio", parafrasando quello di Archimede.
Il fisico siracusano del III secolo a.C. diceva questo: «Ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, uguale per intensità al peso del volume del liquido spostato.»
Ora, immaginando il web come come un liquido e i siti come corpi solidi, il cui volume dipende dalla mole dei contenuti di qualità in essi raccolti, possiamo dire che il web imprime una spinta al sito che gli permette di galleggiare. Tale spinta è sempre proporzionale al numero di contenuti forniti.
Al di là del gioco di parole insito nel nome (per chi non lo sapesse, la Web Agency per cui lavoro si chiama Archimede!), bisognerebbe riflettere su ogni singola parola di questo "Principio di Archimede". In particolare, non banale è l'affermazione che il web imprime una spinta.
Ciò significa che, per quanto siano influenti le scelte arbitrarie operate dall'algoritmo di Google o di Yahoo!, non si può prescindere dal fatto che il web è popolato da individui che premiano i contenuti di qualità, li commentano, li condividono, generando così tracce che, in un modo o nell'altro, rientrano sempre nelle variabili che i motori di ricerca valutano positivamente.
La cosa che ritengo fondamentale è che in un futuro prossimo i motori di ricerca saranno in grado di discriminare "le tracce fasulle" (qualcuno ci legga pure link building) che popolano il web. Questo per evitare che le azioni di S.E.O., portate avanti a prescindere dallla qualità del sito web, falsino "la classifica" fatta nella SERP del motore di ricerca.
Non sarei sorpreso, ad esempio, che Google iniziasse a monitorare tempo di permanenza e pagine visitate in un sito, oltre alla frequenza di rimbalzo (ovvero chi abbandona il sito nei primi 30 secondi di navigazione), per premiare la qualità dei contenuti e la user experience.
In questo modo si applicherebbe una logica ancora più "democratica" al web: si trasformerà cioé la navigazione dell'utente in una sorta di "voto di qualità" al sito che sta visionando.
Chi vivrà vedrà...
Questa, a chi non si occupa di posizionamento di siti internet, può apparire una banalità. Tuttavia oggigiorno è costume, fra gli addetti ai lavori, credere che basti un'ottimizzazione del codice di programmazione di un sito web per garantirne l'uscita nella SERP di Google.
Ma così non è. È vero semmai il contrario: un sito con una grande quantità di contenuti di qualità, può "vincere" la lotta al primo posto rispetto ad un sito ultra-ottimizzato.
Sulla base di queste considerazioni ho formulato un "principio", parafrasando quello di Archimede.
Il fisico siracusano del III secolo a.C. diceva questo: «Ogni corpo immerso in un liquido riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, uguale per intensità al peso del volume del liquido spostato.»
Ora, immaginando il web come come un liquido e i siti come corpi solidi, il cui volume dipende dalla mole dei contenuti di qualità in essi raccolti, possiamo dire che il web imprime una spinta al sito che gli permette di galleggiare. Tale spinta è sempre proporzionale al numero di contenuti forniti.
Al di là del gioco di parole insito nel nome (per chi non lo sapesse, la Web Agency per cui lavoro si chiama Archimede!), bisognerebbe riflettere su ogni singola parola di questo "Principio di Archimede". In particolare, non banale è l'affermazione che il web imprime una spinta.
Ciò significa che, per quanto siano influenti le scelte arbitrarie operate dall'algoritmo di Google o di Yahoo!, non si può prescindere dal fatto che il web è popolato da individui che premiano i contenuti di qualità, li commentano, li condividono, generando così tracce che, in un modo o nell'altro, rientrano sempre nelle variabili che i motori di ricerca valutano positivamente.
La cosa che ritengo fondamentale è che in un futuro prossimo i motori di ricerca saranno in grado di discriminare "le tracce fasulle" (qualcuno ci legga pure link building) che popolano il web. Questo per evitare che le azioni di S.E.O., portate avanti a prescindere dallla qualità del sito web, falsino "la classifica" fatta nella SERP del motore di ricerca.
Non sarei sorpreso, ad esempio, che Google iniziasse a monitorare tempo di permanenza e pagine visitate in un sito, oltre alla frequenza di rimbalzo (ovvero chi abbandona il sito nei primi 30 secondi di navigazione), per premiare la qualità dei contenuti e la user experience.
In questo modo si applicherebbe una logica ancora più "democratica" al web: si trasformerà cioé la navigazione dell'utente in una sorta di "voto di qualità" al sito che sta visionando.
Chi vivrà vedrà...
15 aprile 2010
Blog segnalato da Peeplo.com
Notizia di oggi: questo blog è stato premiato da Peeplo.com, per la validità dei contenuti proposti, la qualità dei testi e delle immagini, il valore complessivo.
Nell'infinita varietà di siti web presenti oggigiorno, è interessante osservare questi nuovi fenomi, che cercano di implementare motori di ricerca autonomi rispetto a Big "G". E questo è segno che Google non riesce più a garantire quella qualità originaria che è stata la sua fortuna.
Vedremo che piega prenderà la nascita di siti a selezione dei contenuti, come Peeplo.com...
Nell'infinita varietà di siti web presenti oggigiorno, è interessante osservare questi nuovi fenomi, che cercano di implementare motori di ricerca autonomi rispetto a Big "G". E questo è segno che Google non riesce più a garantire quella qualità originaria che è stata la sua fortuna.
Vedremo che piega prenderà la nascita di siti a selezione dei contenuti, come Peeplo.com...
11 aprile 2010
4 aprile 2010
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