...Partiremo un giorno di autunno,
perché sono i turisti che partono d'estate.
Partiremo di autunno
perché non abbiamo paura di andare incontro all'inverno.
E partiremo di mattina presto,
per mettere, durante il primo giorno di viaggio, quanta più distanza è possibile tra noi e la nostra casa;
così che, a sera, non ci venga in mente di tornare indietro.
Partiremo in due.
Due amici, due amanti, due nemici, due complici, due pellegrini, due fuggitivi.
Due di due concetti, di due cuori, di due opposte sensibilità, due di due idee, ritrovate una volta in un libro,
poi dimenticate.
Partiremo perché è ora, non perché dobbiamo.
Partiremo perché vogliamo, non perché è tardi.
E, soprattutto,
partiremo per non arrivare,
perché in fondo non ci è mai interessato;
perché la vita ci ha insegnato
che è la strada che fa il pellegrino,
non la meta.
Blog "di viaggio" di Luca Martino, dove Filosofia, Politica, Economia, Marketing, Web e SEO sono di strada.
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13 gennaio 2008
12 gennaio 2008
Per quanto io odii la solitudine
Chi cammina solo può partire oggi, ma chi viaggia in compagnia deve attendere finché l'altro non è pronto.
Henry David Thoreau
8 gennaio 2008
one year ago
Esattamente un anno fa, l' 8 gennaio 2007, salii a Trento per un colloquio di lavoro.
E per un intero anno ho avuto il buon senso di starmene calmo (salvo una puntatina in America...) .
Ora il WWT torna spesso e insistentemente ad occupare i miei pensieri.
Il lavoro, pur andando bene, è diventato meno piacevole degli inizi, a causa principalmente di un cambio di gestione al vertice dell'Agenzia di Trento. Quindi penso spesso a qualche cambiamento, qualche novità da introdurre per rendere il quotidiano straordinario.
What can we wait by 2008?
4 gennaio 2008
Withe Landscape
Ieri sera, alle 21.40, dopo 8 ore del solito megaviaggio sui soliti treni affollati e progettati per viaggiatori senza valigia, sono arrivato a Trento con Maria Giovanna. E nevicava.
Trento bianca, di notte, è stupenda.
Anche questa mattina, appena svegliato, lo spettacolo che si è rivelato alla tenue luce del sole è stato bellissimo: neve tutta intorno, che, come un colore sfumato di Friedrich, smaterializzava il paesaggio e lo rendeva surreale.
Come di consueto ho fatto una foto al ciliegio nano che ho sul balcone di casa... silenzioso testimone del susseguirsi repentino delle stagioni.
La cosa strana (e decisamente piacevole) di quando nevica, è che il freddo è più che sopportabile; la temperatura si attesta intorno agli 1-2 gradi e rimane costante. Ho sofferto il freddo molto di più, ad esempio, questo Capodanno, in Toscana. Sono stato per 3 giorni, con quasi tutta la famiglia da parte di madre, a Loppiano, vicino Firenze, e, benché ci fosse spesso il sole, il freddo era tagliente.
Ed ora una poesia sul nuovo anno che ho scritto in un attimo di scoraggiamento a Capodanno del 2006.
Titolo: 01/01/2006, ore 6.05 a.m. (alla finestra)L'alba del nuovo mondo,
il sole del nuovo anno,
sorge lì, dietro le montagne.
Ed io non la scorgo.
Buon 2008 a tutti. E buona vita.
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