...Fu mentre ero diretto alla
pantry, tra le
stairs e la
lift, con in mano un vassoio pieno di
cutlery, che incontrai
Stephen Hawking. Anzi, quasi mi scontrai.
Lui usciva dall'ascensore, io salivo dalle scale; nello stretto pianerottolo la sua sedia a rotelle era un po' ingombrante, quindi quasi gli finivo addosso col vassoio pieno di posate.
Ero cosi' contento ed imbarazzato che dopo un rapido
good evening sono corso via.
Insomma, un incontro-scontro casuale, con una delle menti piu' brillanti del nostro tempo.
Avevo quattordici anni quando al primo anno di Liceo Scientifico scrissi un articolo sui
Black Holes per un concorso a Dublino. E in quell'articolo citavo molte volte il Professor Hawking, i sui studi, le sue teorie.
Per anni, da allora, la passione per il cosmo, la fisica teorica ed in particolare i Buchi Neri, mi hanno portato a leggere articoli di Hawking, Penrose e altri eminenti scienziati; ma mai pensavo che avrei potuto incontrare uno di loro.
Come
waiter nel
Gonville & Caius College di Cambridge, tra le
stairs e la
lift, mentre ero diretto alla
pantry,
busy ma
happy, incontrai il
Professor Hawking.
E nessun linguaggio puo' spiegare quello che provai.