[Segue da Cap. 7]
Nel post precedente, in una frase abbastanza pessimista, ho usato un termine per nulla casuale: "gli uomini, durante e dopo l'Apocalisse, cercheranno di starsene rintanati in casa".
Già, la tana rende bene l'idea del nuovo concetto abitativo cui andiamo incontro.
Niente più "case", luoghi dove si esplicita la ricerca spasmodica di benessere, comfort e ostentazione di ricchezza, tipica del nostro tempo. Ma "tane", luoghi il cui unico scopo è la protezione dagli agenti atmosferici e dai pericoli insiti nelle leggi di natura.
A seconda del tipo di Fine del Mondo e della velocità con cui gli eventi degenereranno, la maggior parte dei sopravvissuti potrebbe essere costretta ad adattare le proprie case in rifugi. Ma visto che stiamo facendo un esercizio di immaginazione, proviamo ad ipotizzare la situazione migliore, a titolo di "consiglio" per il nostro manuale di sopravvivenza.
Innanzitutto la cosa interessante è che non esiste un rifugio buono per coprire TUTTE le casistiche possibili viste nel Capitolo 2.
Ad esempio, se ci fosse un collasso gravitazionale di una supergigante rossa (caso 2.3), la Terra sarebbe colpita da uno sciame di radiazioni gamma e beta, quindi sarebbe utile avere una bella protezione naturale. Un luogo scavato sotto una montagna, come i laboratori di fisica sotto il Gran Sasso, potrebbe andare bene.
Ma se cadesse un meteorite nel mare Adriatico (caso 2.1) e un'onda anomala si abbattesse inondando tutto, da Pescara fino a L'Aquila, sicuramente quanti fossero nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso farebbero la fine del topo in trappola.
Se anche decidessimo di scavare un bunker sulle Alpi (diciamo ad un'altezza sufficiente per scongiurare i rischi di un diluvio universale, ma con sulla testa abbastanza roccia da essere coperti dalle radiazioni), comunque non potremmo evitare che un meteorite ci cada addosso.
Come chicca per far naufragare definitivamente la nostra ricerca del rifugio perfetto, ricordiamo la legge di Murphy: «Se qualcosa può andar male, lo farà.». Quindi qualsiasi rifugio costruiamo, potrebbe essere nel lato sbagliato del mondo, o del tipo sbagliato, rispetto alla fine che ci aspetta.
E quindi, che senso ha prepararsi alla Fine del Mondo??
[Continua ...]